Il pulotto pareva deluso. Gli ho detto, se vuole glielo grido: Allah akbar!. Lui ha fatto un sobbalzo. “Non c’è niente di male: vuol dire solo ‘Allah è grande’”. “Ma lei è musulmano?”. “No”. “Allora è un cattolico”. “No”. “E’ forse un ebreo?”. “Meno che mai, è anche grazie alla finanza ebraica internazionale che lei guadagna quattro soldi per rischiare la vita. E come lei i milioni, anzi i miliardi, di poveracci che circolano nel mondo globale. Comunque se esistessero questi Iddii unici sarebbero dei veri maiali”. “Ma questa è una bestemmia”. “Lo sarebbe se esistessero, ma poiché non esistono il mio è solo un ‘flatus vocis’“. “Un che?”. “Lasciamo perdere. In ogni caso i suini sono animali nobilissimi e utilissimi perché, come lei che è di origine contadina sa bene, del porco si può utilizzare tutto. Anche i coglioni, che sono quelli che mancano agli italiani”. “Ma io l’ho già vista da qualche parte”. “Può darsi. Non però in uno schedario criminale. Almeno per ora”. “Ma che lavora fa?”. “Sono uno scrittore. Vuole venire a bere con me un bicchiere di là al bar? Attento, non ho detto ‘Allah akbar!’ ma solo ‘di là al bar’”. “Non posso, sono in servizio”. “Bravo, l’unica cosa dignitosa è far bene e con dedizione il nostro lavoro, importante o modesto che sia”.
m.f.
28 settembre 2016