Diceva il “divo Giulio”, che per competenza, conoscenza dell’Italia, sia in senso storico che della macchina amministrativa, intelligenza, arguzia e stile sta cinque spanne sopra i nani di oggi e che in qualsiasi altro paese europeo sarebbe stato un grande uomo di Stato, ma che in Italia ha dovuto essere una sorta di ircocervo, metà uomo di Stato e metà, forse, delinquente (anche se è sempre uscito indenne dalle sue vicende giudiziarie difendendosi nei processi, al pari di Forlani, come deve fare un politico che abbia il senso delle Istituzioni), diceva quindi Andreotti che “a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre”.
Quindi faremo anche noi, in questo Paese zeppo di cattolici, che non vuol dire affatto essere cristiani, un cattolico processo alle intenzioni. Il Recovery Fund di 209 miliardi, il massimo ottenuto da un Paese europeo, grazie a Giuseppe Conte con l’appoggio decisivo di Angela Merkel, ci è stato accordato il 21 luglio 2020. È da quel momento che il catto boyscout Matteo Renzi comincia a tirare la corda e a fare il suo sordido lavorio per abbattere il governo di Giuseppe Conte. Perché quei miliardi facevano gola a molti, banchieri, finanzieri, persone irreprensibili perché vestono in giacca e cravatta e pranzano all’ora di pranzo e cenano all’ora di cena, partiti, e si sapeva benissimo che Conte può avere molti difetti – io peraltro non ne vedo – ma non era moralmente corruttibile. Quindi andava fatto fuori. Da qui parte la trama ordita, concordemente, dal catto boyscout, dal catto Tatarella e dal catto banchiere di “altissimo profilo” Mario Draghi. Questa, secondo me, posso sbagliare naturalmente, è la storia di quel golpe di stato mascherato che ha portato al governo Mario Draghi, altrimenti non si spiegherebbe come l’attuale governo che pantografa sostanzialmente quello precedente tenga insieme tutti, il diavolo e l’acqua santa, però con la decisiva esclusione di Giuseppe Conte (oltre che, per ovvi interessi berlusconiani, di Bonafede).
Messaggio per il cattolico Marco Travaglio. In questa fogna di paese chiamato Italia siete tutti cattolici. Questo non ti fa venire qualche dubbio non sulla tua fede, che son cazzi tuoi, ma sulla potenza che il cattolicesimo, che non ha nulla a che vedere col cristianesimo, cioè coll’affascinante borderline di Nazareth, ha assunto negli ultimi decenni in Italia? In fondo a tener fede alle parole del laico e liberale Camillo Benso di Cavour, “libera Chiesa in libero Stato”, sono stati proprio i democristiani a partire da don Sturzo passando per De Gasperi ed arrivando a Fanfani e alla sua generazione. Adesso abbiamo uno Stato prigioniero dell’ipocrisia cattolica, dei catto boyscout, dei catto banchieri, dei catto Presidenti, l’unica vera e sola Santissima Trinità.
Massimo Fini
Il Fatto Quotidiano, 14 febbraio 2021