Fra i cantautori fa un interessante ingresso Mannarino, di cui, nei miei articoli, mi servo a volte non potendo ricorrere sempre al sempiterno De Andrè.
Fra i pensatori filosofi fanno il loro ingresso Jung e Gurdjieff.
Fra i calciatori il lettore Gianni Cerqueti inserisce Dragan Stojkovic. Con mio grande piacere. Stojkovic è sempre stato un mio idolo, come in genere i giocatori serbi, abili col pallone come i brasiliani ma più duri e meno leziosi, solo che son serbi e prima delle partite vanno a puttane, si ubriacano per cui alla fine non hanno mai vinto nulla anche se negli Europei del '92 la meravigliosa Jugoslavia di Stojkovic, Savicevic, Prosinecki, il basilare Bazdarevic, che aveva vinto tutte le partite di qualificazione, tranne una pareggiata, fu esclusa per dei vergongosi dictat politici. Quando il Guerin sportivo, che stava facendo il ritratto di grandi giocatori, ne chiese uno a me avvertendomi però che Maradona, Pelè and company erano già stati fatti io risposi: "Non me ne importa nulla: io faccio Dragan Stojkovic".
m.f